— CASTIGLIONE —
A VOLTE RITORNANO. E ci riprovano. Come nel caso di Prospero Giorgi, 49 anni, sindaco di Castiglione dei Pepoli dal ’95 al ’99, che alle amministrative di giugno tenterà di riconquistare il Comune perso dieci anni fa. Per questo sarà in corsa come primo cittadino a capo di una lista civica. La stessa, quella dell’associazione ‘Castiglione 2000’, che in questi cinque anni ha fatto opposizione e di cui Giorgi stesso era presidente, seppure non consigliere comunale. Il centrodestra, tuttavia, potrebbe presentare un proprio candidato, e a quel punto la vicenda si ingarbuglierebbe.
Prospero, dicono la sua sia una lista civica appoggiata dall’Udc ma non dal Pdl ?
«E chi lo dice? No, è civica e basta. Nel senso che non rifiutiamo l’appoggio di nessuno, ma non è un travestimento».
D’accordo, ma se il Pdl correrà con un altro candidato, la conferma del centrosinistra è servita.
«Spero non succeda. Dobbiamo costruire un’unica lista alternativa, solo così ci saranno le condizioni per vincere».
Già, ma allora la sua è un’autocandidatura ?
«Ripeto. La lista è aperta a tutti. Equidistante dai partiti ma di cui non rifiuta l’apporto. La gente si aspetta una convergenza. Non un accordo tra lista civica e Pdl, ma una unica lista civica per chi vuole il cambiamento.
Cambiamento da cosa?
«Siamo in una situazione di decadenza e impoverimento continuo, e tutti quelli che non hanno pregiudizi ideologici o casacche da esibire la pensano così e vogliono invertire la tendenza. E’ ora di cominciare a guardare a cosa serve al paese, fare cose, non proporsi solo per gestire il potere».
Qualche esempio di decadenza?
«Economica. Oggi Castiglione è senza futuro e prospettiva. La chiusura del centro storico alle auto ha impoverito il tessuto commerciale. Sono state fatte scelte sbagliate. Il velodromo che cade a pezzi o il palazzetto polivalente che ha tolto un parcheggio e un’area di ritrovo. Insomma, dobbiamo riscoprire gli splendori del passato».
Quali splendori?
«Il turismo, per esempio. Una volta c’erano tanti alberghi, oggi ne sono rimasti un paio. Il territorio ha enormi potenzialità: una posizione geografica invidiabile, due e presto tre caselli autostradali, è vicino alla direttissima e a una centrale Enea che dopo il nucleare non si capisce cosa coglia diventare. Inoltre si trova all’interno di un parco che però andrebbe visto non come vincolo ma come opportunità».
Ok, ma squadra e programma?
«Li stiamo preparando, c’è tempo. Faremo proposte, non solo critiche. Metteremo sul tavolo le nostre idee».
Ma il centrosinistra ha fatto davvero così male?
«Oggi c’è malessere e disagio. Basta parlare con la gente per strada, per capirlo».
Lorenzo Priviato (il Resto del Carlino)

Da "Il Resto del Carlino" 5 Febbraio 2009