Mai come ultimamente in paese è avvertita fortemente dai cittadini una precisa mancanza: un parco pubblico. Con questa definizione, per evitare fraintendimenti, si considera un'area verde dotata dunque di alberi, panchine, qualche attrazione per i più piccini, possibilmente recintata e quindi lontana ed al sicuro dal traffico delle auto, area quindi presso la quale sia possibile trovare utenze differenti (bambini, genitori, anziani...) Ad oggi infatti, alcuni dei cantieri pubblici aperti nel capoluogo, a causa delle aree che occupano, ci hanno sostanzialmente privati degli spazi che erano abitualmente utilizzati per trovarci assieme all'aperto. E' paradossale che un paese di montagna, immerso nei boschi, sia privo di una pubblica area verde destinata all'incontro: quando ci troviamo all'aperto, specialmente con dei bambini, non sappiamo dove poterci recare per poter rimanere qualche tempo tranquilli esaudendo la naturale necessità dello “stare assieme”. Specificato dunque cosa s'intenda per “parco”, si può capire come l'esigenza di socializzazione non possa essere soddisfatta dalla Piazza, che è sì area di incontro e di passaggio a piedi come in auto, come del resto lo è sempre stata, ma non è certamente zona verde adatta al gioco ed allo svago: non è la sua destinazione. Non è sostitutiva di un parco l'area velodromo, perchè nasce e vive come impianto sportivo, è priva di ampi spazi verdi, ed è destinata | | all'allenamento in bicicletta, al calcetto ed alla pallacanestro, e nemmeno il Parco Robinson, che è sicuramente area gioco per i più piccini, ma viste le dimensioni, la vicinanza ad una strada, la scarsità di verde presente e le pendenze non può ritenersi giardino adatto a tutte le utenze. Quindi ad oggi, di un parco presente o futuro, non ne abbiamo notizia. L'unica area di pubblico e libero utilizzo, con limiti evidenti (poco verde, molto cemento ed asfalto..) ma risolvibili, in grado di soddisfare, seppur parzialmente, le esigenze sopra descritte era quella dello scomparso schettinaggio grazie soprattutto alla caratteristica di centralità in paese. Oggi, alla suddetta area si sta sostituendo il nuovo palazzo dello sport: struttura necessaria, ma ubicata purtroppo ed innegabilmente, nell'unico luogo laddove eravamo soliti, storicamente, ritrovarci in compagnia. Va tenuto conto, inoltre, che tale Palazzo dello sport naturalmente sarà destinato ad un utilizzo diverso rispetto alla compianta area precedente e di conseguenza di non più libera e pubblica fruizione. Ed allora ecco che a fronte di cantieri infiniti e grandi opere, noi cittadini comuni ci accontenteremmo anche, talvolta, di piccole cose...se un parco pubblico può essere ritenuto tale...piccole cose appunto, magari sfuggite finora, ma in grado di migliorare la qualità del nostro risiedere in paese e del soggiornare dei “villeggianti”, piccole cose, infine, dettate principalmente dal recepimento delle reali, semplici, più sentite e manifestate necessità dei castiglionesi. |