Otto giovani profughi a Roncobilaccio
14/12/2015 17:48:46Otto giovani profughi a Roncobilaccio
Venerdì scorso 11 dicembre, nel centro civico di Roncobilaccio, si è svolta una riunione informativa. Presenti il sindaco Fabbri, il Presidente del distretto Socio/Sanitario di Porretta Terme (sindaco di Monzuno) Mastacchi, due membri della cooperativa Lai Momo
Il sindaco inizia l'incontro scusandosi del poco preavviso, ma anche lui ha saputo dell'arrivo dei migranti dalla prefettura all'ultimo minuto.
Prima di passare la parola ai presenti dice che eravamo l'unico Comune a non avere ancora accolto i profughi e che lui avrebbe preferito trovare una sistemazione privata nel capoluogo, poi un cittadino di Roncobilaccio (non residente qui) ha dato la disponibilità della sua seconda casa e prendendo contatti con la cooperativa e tramite prefettura sono stati indirizzati a Roncobilaccio.
Prende la parola il sindaco di Monzuno: spiega com'è avvenuta questa divisione tra Comuni per l'accoglienza di migranti e comunica che, per il momento, negli altri Comuni queste esperienze non stanno dando nessun problema, ma capisce i timori e le perplessità dei cittadini ed è proprio per questo motivo che stasera è presente.
Poi iniziano le domande ed io chiedo alcune cose, visto che anche il gruppo di minoranza ha saputo dal sindaco tale informazione solo poche ore prima.
Numero e provenienza dei migranti.
Chi li seguirà in questo percorso. In che modo, cioè, hanno organizzato l’accoglienza.
In che modo saranno impegnati, se è stato predisposto un protocollo mediante il quale profughi potranno, in modo volontario, dare il proprio contributo alle comunità che li accolgono (pulizia strade e sentieri, cura parchi e giardini pubblici, trasporto sociale o piccoli lavori di manutenzione nelle scuole o in altri edifici pubblici)
I tempi di permanenza.
Se sono previsti altri arrivi.
Mi risponde la responsabile sociale della cooperativa dicendo che sono 8 ragazzi dai 25 ai 30 anni provenienti 4 dal Pakistan e 4 dal Bangladesh, due arrivi diversi , via mare dalla Sicilia e via terra dalla rotta balcanica da Gorizia.
Verranno seguiti da uno staff di operatori con competenze diverse e un tutor a che sarà presente alcuni giorni la settimana che li seguirà per le varie attività e a cui si possono rivolgere per qualsiasi cosa. (al termine della riunione c’è stato uno scambio di numeri di telefono tra il referente della cooperativa ed alcuni cittadini come punti di riferimento).
Durante la giornata si recheranno la mattina a Castiglione per frequentare un corso di italiano e altre attività calendarizzate, man mano che diventano autonomi si sposteranno con mezzi pubblici e andranno a fare la spesa da soli.
Nel frattempo la cooperativa cercherà di contattare le varie associazioni di volontariato presenti nel nostro territorio per fare convenzioni in tal modo che questi ragazzi possano essere inseriti per fare attività socialmente utili.
Per quanto riguarda i tempi di permanenza la data è indefinibile visto che adesso per avere l'asilo ci vuole circa 1 anno e che comunque se si libereranno dei posti verranno rimpiazzati con altri profughi, sempre da avere un numero di 8.
La serata poi si accende in modo notevole con le varie domande dei numerosi cittadini presenti che chiedono rassicurazioni su aspetti sanitari, su cosa faranno questi ragazzi quando rientrano la sera in paese, sui comportamenti da adottare nei loro confronti, ma la cosa che è emersa maggiormente è la "paura" di essere abbandonati dall'amministrazione com'è successo negli ultimi anni quando erano presenti problematiche importanti derivanti dai lavori della variante di valico.
Presente all'assemblea anche il nostro Maresciallo dei Carabinieri che ha garantito il loro impegno a fronteggiare qualsiasi problematica si possa manifestare ed ha assicurato una presenza più frequente nel nostro paese.
Il consigliere del gruppo Castiglione2000
Pamela Vignoli