Consiglio dell’Unione dei Comuni dell’Appennino Bolognese
30/03/2015 09:26:31Consiglio dell’Unione dei Comuni dell’Appennino Bolognese
(Castel d’Aiano, Castel di Casio, Castiglione dei Pepoli, Gaggio Montano, Grizzana Morandi, Marzabotto, Monzuno, S.Benedetto Val di Sambro, Vergato)
… ma che c’azzecca il turismo con i servizi socio – assistenziali?
Vergato, 27/03/ 2015 ore 18.00
OdG:
Approvazione verbali seduta precedente
Approvazione linee di indirizzo per la nomina dei rappresentanti dell’Unione presso Enti, Aziende ed Istituzioni (art. 41 lettera M) del D.Lgs. 18/8/2000 N.267
Costituzione Istituzione Servizi Sociali, culturali ed educativi dell’Unione dei Comuni dell’Appennino Bolognese. Approvazione Regolamento.
Costituzione Istituzione Servizi Sociali, culturali ed educativi dell’Unione dei Comuni dell’Appennino Bolognese. Approvazione Piano Programma, Bilancio preventivo 2015 e bilancio pluriennale 2015-2017
Approvazione Programma degli incarichi ai sensi dell’art.3 commi 55-57 della legge 244 del 24/12/2007 (finanziaria per il 2008)
Approvazione Bilancio di previsione 2015 e Bilancio pluriennale 2015-2017 e relativi allegati ex art.172 del TUEL (Testo Unico per gi Enti Locali)
Delega all’Azienda USL di Bologna Distretto di Poretta Terme per la gestione in ambito distrettuale delle funzioni socio-assistenziali per l’anno 2015.
Approvazione Piani di Emergenza Comunali di cui all’art.15, commi 3bis e 3 ter della legge 24 febbraio 1992 n.225.
Approvazione Protocollo d’Intesa per la promozione congiunta dell’Appennino Bolognese come destinazione turistica.
La trattazione dei primi due punti è rapida e senza particolari interventi.
Il terzo punto, invece, Costituzione Istituzione Servizi Sociali, culturali ed educativi dell’Unione dei Comuni dell’Appennino Bolognese. Approvazione Regolamento, è particolarmente dibattuto. Dopo una breve illustrazione del presidente Argentieri, chiedo di poter intervenire. Leggendo i materiali ho notato una cosa strana: l’Istituzione non si occuperà solo di servizi socio assistenziali, ma anche di cultura e turismo! Come mai? Nella scorsa seduta non ne è stato parlato né è scritto qualcosa, in proposito, nella Delibera di Consiglio n. 36 relativa al Programma di Riordino delle forme pubbliche di gestione nel sistema dei servizi sociali e socio – sanitari (vedi sul nostro sito nel BOX Delibere Unione). Il Direttore Segretario Messinò mi risponde che è stata una scelta tecnica, “maturata” in seguito, perché nel Bilancio dell’Istituzione c’è maggior flessibilità. Chiedo anche il numero del personale che si occuperà di cultura e turismo (vista la cifra di 72.000 euro a bilancio). Mi risponde dicendo che è una persona “intera” e un 25% di un’altra (però!). Continuo chiedendo anche come mai, da Regolamento, sarà il Presidente dell’Istituzione a “nominare” il Direttore dell’Istituzione, persona che dovrà avere precise competenze, e non si è pensato di mettere il posto a pubblico concorso. Il presidente Argentieri risponde dicendo che è per non aumentare i costi: sarà il Direttore Messinò a diventare Direttore dell’Istituzione. Insomma: tutto resta in famiglia!
Intervengono anche altri consiglieri “non sindaci”. Il consigliere Poggi si trova d’accordo con i miei dubbi: l’Istituzione è una novità, una scommessa, meglio non unirvi il turismo! La consigliera Giovannini ha dubbi su CDA e sugli sviluppi futuri di tale Istituzione. Il dott. Messinò chiarisce che l’Istituzione non ha personalità giuridica, ma solo autonomia gestionale. Al termine degli interventi si passa alla votazione: motivo la mia astensione sottolineando nuovamente che, proprio per chiarezza nella gestione di questo nuovo “ente” non ritengo opportuna la scelta fatta di unirvi la gestione di cultura e turismo. Anche gli altri consiglieri di “minoranza” si astengono.
La posizione di astensione vale, di conseguenza, anche per il punto 4, Costituzione Istituzione Servizi Sociali, culturali ed educativi dell’Unione dei Comuni dell’Appennino Bolognese. Approvazione Piano Programma, Bilancio preventivo 2015 e bilancio pluriennale 2015-2017.
Chiedo chiarimenti a proposto delle spese di bilancio relative alle strutture che l’Istituzione dovrà gestire: il Centro Diurno di Vergato, il Servizio di Assistenza Domiciliare e la Cara Residenza Anziani (la Casa protetta) di Castiglione dei Pepoli. Risulta infatti che per le prime due ci sia solo la copertura di poco più del 50% e per la Casa Protetta del 89%. Come viene coperto il restante? È il sindaco Fabbri che mi risponde: verrà pagata da tutti i Comuni con una quota di solidarietà e con una quota specifica dai Comuni che usufruiscono del servizio.
Il punto 5 è veloce: si parla di eventuali consulenze da affidare all’esterno. Chiedo se in passato, o adesso, l’Unione ha avuto consulenze esterne. Il presidente Franchi risponde di sì: in relazione ad un progetto particolarmente complesso è stata richiesta una consulenza (Atersir). Chiedo allora se l’Unione ha, ad oggi, consulenti che possono essere usati dai Comuni, i quali in questo modo potrebbero essere sgravati da spese. Nessun sindaco risponde, allora interviene la segretaria Enrica dicendo che in effetti l’Unione non ha consulenti, ma ha delle competenze interne (es. un geologo) che possono essere utilizzate dai vari Comuni.
Il punto 6 riguarda il Bilancio di previsione 2015 e Bilancio pluriennale 2015-2017 e relativi allegati ex art.172 del TUEL. È la segretaria che illustra brevemente il bilancio, sottolineando la “velocità” con cui viene messo in approvazione rispetto ai tempi canonici (entro il 31 maggio) per dare copertura alla nuova Istituzione e alle spese sostenute dai Comuni per la difesa del suolo. Prosegue informando che sarà l’ultimo bilancio ad essere impostato in questo modo perché i prossimi saranno “armonizzati” secondo le direttive dell’U.E. Interviene il presidente Franchi dicendo che è un bilancio che contiene alcuni elementi di “incertezza” dovuti al fatto che non si sa ancora con certezza quali/quante saranno alcuni trasferimenti da parte della Regione. Il bilancio viene approvato con l’astensione mia e degli altri consiglieri di minoranza.
Gli ultimi punti passano con i voti favorevoli di tutto il Consiglio.
Riguardo i Piani di Emergenza Comunali il sindaco Santoni, rispondendo ad un chiarimento chiesto dal consigliere Poggi a proposito dei rapporti con l’Unione dell’Alto Reno, informa sui vari passaggi da attuare: i Comuni devono adeguare ed adottare i Piani poi l’Unione li ratifica infine si ragiona a livello sovra-comunale (quindi anche con l’altra Unione dell’Alto Reno). Anche nell’ultimo incontro, infatti, c’erano i sindaci di tutti i 13 Comuni. Poi anticipa una mia domanda sui tempi che hanno i Comuni che ancora non hanno fatto questo iter: entro la fine del 2015.
L’ultimo punto è introdotto dal presidente Franche e poi illustrato dal sindaco Gnudi. Il Tavolo dell’Appennino sarà lo strumento operativo per allargare l’offerta turistica dalla città di Bologna al territorio dell’Appennino. Saranno coinvolte più Unioni (Appennino Bolognese, Alto Reno, Comuni Savena Idice, Comuni Valli del Reno, Lavino e Samoggia, il Circondario Imolese), ma anche il Comune di Bologna, la Città Metropolitana e la Regione. Il coordinamento è attuato dal responsabile Tamarri. Un progetto interessante, sulla carta, che speriamo i concretizzi in maniera efficace nella realtà.
Verso le ore 20.00 circa la seduta si chiude.
Saluto tutti e scambio due chiacchiere con la segretaria Enrica alla quale chiedo, cortesemente, se possono inviare i materiali con un po’ più di anticipo: 8 giorni per il bilancio e 2 giorni per tutto il resto del materiale sono tempi veramente molto tirati!
Rita Marchioni