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Incontro pro-loco 13 novembre 2014

17/11/2014 11:02:16

Incontro pro-loco 13 Novembre 2014
(Sala Bar Ponte)

All'incontro partecipa una trentina di persone, di cui 5 di Castiglione2000 (Rita, Monica, Alessandro, Riccardo, Daniel).

Apre e conduce la serata l’assessore Tommaso Tarabusi che si dice deluso dalla scarsa partecipazione, ma si farà con quel che c'è.
Non ci sono Sindaco e vicesindaco, presenti invece gli assessori Roccheforti e Mazzoni, che non interverranno durante l’incontro, ed in più Gloria Poli. Sono presenti inoltre diverse persone impegnate in pro-loco: Angela, Rossano, Nando, Silvia e Livio.

Da subito si distribuisce tra i presenti un modulo, da compilare se interessati, col quale dare la propria disponibilità ed indicare in quale àmbito si preferirebbe impegnarsi nella pro-loco.

“È tutto da costruire”, dice Tarabusi,“non c'è una strategia precisa, ma vogliamo ricreare entusiasmo, siamo aperti a qualsiasi intervento e disponibili a ragionarne”
Prosegue dichiarando che “La percezione della Pro-loco è quella di una associazione tra le tante, invece dovrà essere centrale e trasversale, di tutti, deve essere riferimento preciso, motivo per il quale servono referenti di varia natura, da chi ha competenza in materia specifica (permessi per le manifestazioni), a chi raccoglie le idee ed organizza il calendario delle manifestazioni in maniera che non vi siano sovrapposizioni, al referente economico che cerca i fondi, fino a chi semplicemente sia referente logistico delle attrezzature di proprietà che sono sparse ovunque”
I referenti vanno ricercati tra la gente, qualcuno propone di allargare allora la ricerca nelle scuole.
Cristina Malferrari propone di scrivere una lettera a casa di tutte le famiglie del paese.

Stefano Righetti sottolinea vari aspetti problematici presenti nelle idee espresse dall’assessore.

Interviene Rita Marchioni: comincia dicendo che anche Castiglione2000 ritiene fondamentale il rilancio della Proloco (pur avendo probabilmente un’idea diversa della strada da effettuare per rilanciarla); prosegue chiedendo se la richiesta di disponibilità col documento formale distribuito è già vincolante in qualche modo oppure se ci saranno azioni da parte della Pro-loco, nel rispetto dello statuto, per il rinnovo delle cariche. Chiede anche in che modo si pensa di coinvolgere la popolazione per arrivare al “rilancio” dell’associazione.

Tommaso Tarabusi dice che dal suo punto di vista le due cose sono concomitanti e dopo un lungo, e piuttosto vago, discorso sostiene che comunque verrà eletto un direttivo e si darà vita ad un organigramma preciso seguendo le procedure dello statuto.

Di seguito interviene il presidente della Pro-loco (Angela) la quale dice che ci è necessaria maggiore collaborazione da parte dell'amministrazione, che molte strade sono già state percorse (vedi gli stage degli studenti) dando ben pochi risultati.

Si parla poi del “professionismo” e si scatena la polemica!
Tommaso Tarabusi dice che è una strada da valutare nella quale comunque non crede perché la pro-loco per statuto è un’associazione di volontariato e in tutta Italia le pro-loco funzionano in questo modo.
La presidente Angela Nucci dice che non si può proprio fare, altrimenti si crea qualcosa di diverso.

Interviene Riccardo Tori chiedendo che idea di pro-loco si voglia mettere in pratica, visto che non si capisce, come non si capisce la strategia; aggiunge che per coinvolgere persone occorre presentare loro progetti convincenti e che per dare vero impulso occorre un’idea di sviluppo ad ampio spettro: per questo è opportuno pensare anche ad una persona che svolga l’attività a tempo pieno ed andrebbe dunque retribuita.

Si alzano un po' i toni, interviene Gloria Poli che dice che non ci sono i fondi, si inserisce Silvia dicendo che “ne abbiamo già parlato e che non si può fare... poi lavora solo questo professionista?”
Tommaso Tarabusi dice che se si vuole lavorare su una ATP bisogna avere idee concrete sul come gestirla a livello economico e chiede a Riccardo di fargli capire come potrebbe funzionare, ribadendo che APT e pro-loco sono due cose ben distinte, parere che non trova d’accordo parte delle persone in sala.
Riccardo continua il suo ragionamento dicendo che, ancora prima di cercare i fondi, bisogna creare un progetto globale, crederci e renderlo prioritario...poi si lavora per trovare i fondi.

Arianna Tortelli sottolinea che non si devono confondere Pro-loco e APT e che, nel secondo caso, le associazioni di categoria devono “frugarsi in tasca” e contribuire in modo significativo.
Giornando Romagnoli dice che abbiamo bisogno di professionismo e non si capisce perché Pro-loco e APT non possano coesistere.

I toni si smorzano e si discute del più e del meno.

Alla fine dico la mia facendo presente a Tommaso che in paese ci sono decine di associazioni e forse la “forza lavoro” così come le competenze si possono ricercare proprio lì piuttosto di fare un semplice questionario, coinvolgendo le decine di associazioni presenti nel capoluogo.
Dice che è una buona idea.

Si conclude la serata. Usciamo con l'impressione che, al momento, oltre la ricerca di persone disponibili, non ci sia una strategia precisa, un progetto di rilancio ad ampio raggio. Noi, per quanto possibile, faremo la nostra parte.
 
Daniel Rapezzi



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