Consiglio dell’Unione dei Comuni dell’Appennino Bolognese
28/07/2014 10:25:18Consiglio dell’Unione dei Comuni dell’Appennino Bolognese
(Castel d’Aiano, Castel di Casio, Castiglione dei Pepoli, Gaggio Montano, Grizzana Morandi, Marzabotto, Monzuno, S.Benedetto Val di Sambro, Vergato)
Vergato, 25 luglio 2014
Sono presenti rispettivamente i seguenti Sindaci e Consiglieri di minoranza: Brunetti, Poggi (Castel di Casio), Leoni, Boselli (Grizzana M.), Fabbri, (Castiglione dei Pepoli), Santoni, Stefanini (S.Benedetto Val di Sambro), Gnudi, Monaco, (Vergato), Mastacchi (Monzuno), Tanari, (G.Montano), Franchi, Giovannini (Marzabotto), Argentieri, Vitali (Castel d’Aiano).
Il Consiglio inizia in ritardo tra saluti e presentazioni informali, alle ore 18 e 20, sul tavolo dei relatori appare il Sindaco Argentieri che fa l’appello, dice che sono presenti 19 quote ( voti differenziati tra sindaci e consiglieri di minoranza, suppongo) e inizia i lavori, di fianco a lui la segretaria e il Direttore segretario Messinò che verbalizza.
Il primo punto è la convalida degli eletti componenti l’Unione dei Comuni dell’Appennino Bolognese, passa all’unanimità.
Ai punti successivi vi sono le nomine del Vice Presidente e del Presidente di questo consiglio che vengono proposti direttamente da alcuni sindaci del Consiglio dell’Unione dello scorso mandato, 4 consiglieri della minoranza si astengono motivando la loro contrarietà al metodo di elezione dei suddetti e il Consigliere Monaco spiega la propria astensione chiedendo come mai non si sono proposte alternative alle persone nominate e, pur non avendo nulla in contrario alla loro elezione avrebbe preferito una procedura più condivisa e democratica..
Passano le nomine di Argentieri (Vice Presidente) e di Franchi (Presidente), con quattro astensioni dopo gli interventi di tutti i sindaci che sottoscrivono ampiamente le candidature sottolineando le capacità del Presidente Franchi.
Punto 5 , approvazione verbale seduta precedente: Argentieri chiede che venga approvato, ma alcuni rappresentanti delle minoranze fanno presente che non hanno ancora letto i materiali del Consiglio precedente poiché arrivati solo martedì scorso o non ricevuti, quindi chiedono (in particolare il Consigliere Poggi) che vengano illustrati.
Franchi prende la parola e legge lo Statuto dell’Unione dei Comuni descrivendo gli scopi dell’Unione dei Comuni e definendo il Consiglio dell’Unione come un ente di secondo grado. Comincia illustrando le leggi e i passaggi da Comunità Montana a Unione dei Comuni con operatività di quest’ultima dal 1/1/14, facendo presente che nell’ottobre 2013 solo 9 Comuni su 13 approvano lo statuto.
Le linee fondamentali riguardano la cura del nostro territorio soggetto a dissesto idrogeologico e la creazione di posti di lavoro. In particolare nei settori dell’agricoltura, del turismo, nella promozione delle eccellenze del nostro territorio, nella difesa della scuola pubblica, nella cura e difesa del suolo in collaborazione con enti come Gal e Bonifica Renana.
Al termine della lettura alcuni intereventi della minoranza pongono questioni di dati di realtà non presenti nello statuto letto o non chiari.
Poggi fa presente che vi sono problematiche relative ai collegamenti ferroviari e al peggioramento dei servizi relativi al nostro territorio e chiede come mai non siano menzionati, allo stesso tempo alcuni servizi sanitari che di fatto sono stati soppressi.
Monaco poi solleva alcune questioni come ad esempio come sia possibile che tutti i comuni abbiano gli stessi intenti descrivendo ciò come una commistione di convergenze che non corrispondono alla realtà. Chiede poi chiarimenti su cosa si intenda per difesa della scuola pubblica, difesa da chi? Quali idee su scuole di diverso tipo?
Franchi risponde ai due interventi chiamando in questione una collaborazione proprio per risolvere affrontando questi e anche altri problemi e chiede che vi sia una fattiva proposte al riguardo e tutto ciò in base alle competenze di ogni consigliere. Per ciò che riguarda la scuola spiega che la parola difesa intende preservare posti e cattedre in organico che coi tagli attuali non fa differenze tra scuole di città o scuole di montagna dove vi sono problematiche specifiche.
Vitali auspica che l’U.dei C. abbia più poteri rispetto alla gestione del territorio per risolvere il problema ad esempio faunistico che riguarda tutti e che costringe le aziende agricole a chiudere per i frequenti danni.
Intervengono poi diversi sindaci tra cui Brunetti e Leoni per sostenere fortemente la operatività e l’utilità del lavoro di squadra all’interno dell’Unione.
Punto 6 ratifiche: lette dalla segretaria e approvate con 4 astensioni.
Si conclude alle ore 20.30 circa.