Qualche settimana fa ho contattato telefonicamente la sig.ra Galazzo Sandra, sindaco in carica del comune di Scarperia, per fare due chiacchere sull'argomento parcheggi: Scarperia è infatti un paese atipico da questo punto di vista perchè, pur avendo un elevato numero di parcheggi, nessuno di essi è a pagamento.Mi chiedevo quindi se due chiacchere con il sindaco non potessero illustrare le strategie dietro a questo risultato, e se magari qualcuna di queste strategie non possa essere ribaltata anche su Castiglione dei Pepoli, cosa di cui ci sarebbe estremo bisogno! La sig.ra Galazzo si è dimostrata molto gentile e molto disponibile nel rispondere alla mia richiesta, richiesta che le ha consentito – non senza una giusta dose di personale soddisfazione – di illustrare I motivi delle scelte – vincenti su questa tema – dell'amministrazione che lei guida ormai da 10 anni. Queste righe vogliono essere il resoconto della telefonata: ho cercato di rimetterle non in forma di intervista, ma in forma libera, senza schemi, cercando di ricalcare il tono della nostra conversazione. Ringrazio personalmente e molto cordialmente la sig.ra Sandra, che mi ha offerto un insperato (lo confesso!) esempio di disponibilità e cordialità da parte di un sindaco, cosa che di questi tempi è da tenere in grande considerazione. E anche se alla fine, nelle poche righe che troverete qui sotto, non c'è l'agognata chiave per risolvere la situazione parcheggi di Castiglione, devo dire che forse la chiave di tutto è proprio nella disponibilità al dialogo, disponibilità che va sempre di pari passo con l'attenzione ai bisogni della gente.
Scarperia: un paese dove non esistono parcheggi a pagamento … qual è il segreto?
Durante i miei due mandati, non abbiamo mai preso in considerazione la possibilità di introdurre I parcheggi a pagamento. In parte per una convinzione dell'amministrazione: la macchina è ormai diventata una necessità, non un lusso, ed è quindi compito di un'amministrazione attenta ai bisogni della gente tutelare tutti gli aspetti legati all'automobile, uno dei quali è proprio il parcheggio. Inoltre, da esperienze di comuni vicini che hanno invece operato scelte diverse, pensiamo che una volta messa a bilancio la voce “introiti da parcheggi a pagamento” sia difficile eliminarla. Siamo sicuramente agevolati dal fatto che Scarperia, nei giorni lavorativi, è un paese di passaggio, nel senso che mancano attività commerciali (negozi o altro); chi arriva in paese si può fermare giusto per comprare un coltello, poi non esistono altri motivi per rimanere durante la settimana. E' invece nei fine settimana che Scarperia prende vita grazie alle moltissime manifestazioni che vengono promosse dal comune e dalla pro loco: ci stiamo muovendo però nella direzione di tener chiuso alle macchine il centro storico, in questi giorni, per cui la filosofia di base nella costruzione dei parcheggi nel corso degli anni è stata “parcheggi capienti fuori dal centro storico”. Ne è stato aperto giusto uno poco tempo fa, che però è sempre vuoto forse perché è troppo lontano dal centro storico (e il parcheggio si trova a soli 300 metri, ndr!) In quest'ottica, comunque, abbiamo avuto un occhio di riguardo verso gli abitanti del centro storico, adibendo a “parcheggio per residenti” una parte di un parcheggio ai margini del centro.
Quali sono quindi le strategie per non avere parcheggi a pagamento?
I sistemi alternativi? Per esempio noi, a livello di regolamento urbanistico, indichiamo ai costruttori di prevedere più di un posto macchina per appartamento, dato che ormai in ogni famiglia ci sono almeno due macchine, quando non di più - concedimi a questo proposito una piccola osservazione ... nei piani di recupero chiediamo posti macchina e non garage, perché spesso in passato il garage è stato trasformato in tavernetta!