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Tra gli addetti ai lavori, nelle
associazioni, in famiglia, al bar si discute da tempo su
quale sarà il futuro del Comune di Castiglione dei Pepoli.
Non si tratta di dibattiti veri e propri, ma di occasionali
confronti di opinioni spesso diverse. Un concetto, però,
appare condiviso: le prospettive di lavoro per un giovane (e
ancora più per un meno giovane) sono pressoché nulle e,
quotidianamente, i nostri ragazzi cercano occupazione in
altri posti più o meno lontani. Il senso di appartenenza al
territorio e alla famiglia li induce a pensare che si tratti
di un momentaneo distacco e che prima o poi troveranno il
modo di vivere da Castiglionesi a Castiglione. Purtroppo la
realtà è ben diversa. Col passare degli anni ci si stanca di
fare il pendolare, pian piano nascono altri interessi, si
fanno e si coltivano nuove amicizie che, non di rado,
sfociano in matrimoni o/e convivenze. A questo punto il
legame tra questi ragazzi e il territorio dove sono
cresciuti è costituito dai genitori (fin tanto che sono in
vita).
Conclusione: Castiglione dei Pepoli e le sue frazioni
diventeranno sempre più paesi di anziani senza alcuna
possibilità di sviluppo.
Appare quindi chiaro che l'occupazione è la chiave che può
consentire l'apertura di nuovi orizzonti per un ritorno alla
vitalità e vivacità cittadina che soltanto pochi anni fa
caratterizzavano il nostro Comune.
Sentiamo spesso dire che non ci sono le condizioni per
un'inversione di tendenza, in quanto le specificità del
territorio ci penalizzano. Balle!! Un territorio che vanta
ricchezze inestimabili (tranquillità, immensi polmoni di
verde con scorci paesaggistici mozzafiato, aria ed acqua di
rara purezza, …), tre caselli autostradali e una stazione
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ferroviaria che in mezz'ora consentono di
raggiungere città come Bologna e Firenze … scusate se è
poco.
Allora cosa serve perché Castiglione dei Pepoli torni ad
essere il Comune guida di questa parte dell'Appennino?
Certamente non aspettare che altri scommettano su tali
potenzialità: Gaggio Montano dovrebbe far riflettere.
Certamente non demandare ad altri le responsabilità di
scelte che sono determinanti per creare occasioni di
sviluppo.
E allora diciamo ai giovani, che sono i più interessati a
questi temi, ma lo diciamo anche ai genitori, che dovranno
aiutare i figli a disegnare il proprio futuro, e lo diciamo
anche agli anziani, che dispongono di un bagaglio di
esperienze notevole e spesso anche di ritagli di tempo
consistenti: cosa volete fare per il vostro paese?
In tutta umiltà, e con la consapevolezza dei nostri limiti,
vi invitiamo a mobilitarvi.
Tra meno di un anno saremo chiamati a rinnovare
l'Amministrazione Comunale, la guida del paese.
Ci piacerebbe che nascesse uno spirito nuovo tra la gente in
modo che la partecipazione alla competizione elettorale e la
scelta degli amministratori non fossero la necessità di
rispondere ad esigenze politico partitiche, ma la voglia di
dare soluzione ai problemi (che non sono pochi) del Comune,
affidando responsabilità in base a comprovata serietà e
competenza.
Non chiediamo a nessuno di rinnegare le proprie ideologie,
che potranno essere espresse in sede di elezioni politiche,
ma di partecipare attivamente alla rinascita del nostro
Comune. |
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Dal CONSIGLIO COMUNALE (a cura del gruppo consigliare Castiglione 2000) Interrogazione
Ai sensi dell'articolo 21 del regolamento comunale i
sottoscritti chiedono:
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Se
risponde a verità la voce cui l'Amministrazione Comunale
ha intenzione di abbattere gli alberi dell'aiola
spartitraffico sita nell'incrocio fra via A. Moro e via
D. Alighieri nonché quelli sul lato destro della stessa
via D. Alighieri sul tratto che porta alla piazza del
mercato.
-
Se è vero
che l'azione sarebbe resa necessaria per consentire il
transito di trasporti eccezionali inerenti la
costruzione del palasport di piazza del mercato.
-
Se siano
state esaminate tutte le possibile alternative al taglio
degli alberi.
-
Se
l'intervento fosse stato previsto durante l'istruttoria
effettuata dall'Amministrazione prima dell'approvazione
del progetto esecutivo.
-
Se si
preveda, in vista del trasporto sopra menzionato, che
sia necessario arrecare, al patrimonio pubblico o a
quello privato, ulteriori danni che non erano stati
previsti né conteggiati nell'istruttoria di approvazione
del progetto.
Castiglione dei Pepoli , li 09/06/2008
I
Consiglieri comunali Castiglione 2000
L'
Amministrazione Comunale ha risposto che la colpa è della
Ditta che esegue i lavori la quale doveva accorgersi del
problema al momento della presa visione dei luoghi.
Purtroppo si dovranno
tagliare gli alberi dell’aiuola tra via A. Moro e via D.
Alighieri (vedi foto) per consentire il transito delle
travi.
Noi però ci chiediamo dove erano il progettista , il
Direttore dei lavori, il responsabile del Procedimento,
l'Ufficio Tecnico comunale, ecc…
ma l'importante è scaricare la colpa dei propri errori su
altri.
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Interpellanza
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Si chiede al Sig Sindaco se sia a conoscenza del fatto
che, da alcuni mesi, in via Pepoli, tra la fermata
dell'autobus e la Cassa di Risparmio, esiste una pozza
di acqua fognaria stagnate del diametro di circa tre
metri. Questa pozza, che è interna al cantiere dei
lavori tutt'ora in corso in via Pepoli, determina gravi
disagi alla popolazione a causa del fetore e dei miasmi
da essa rilasciata.
Poco dopo la presentazione
dell'interpellanza e prima della risposta in Consiglio
Comunale il problema è stato alla meglio affrontato.
Eppure non si tratta di un
luogo poco frequentato!! Siamo in mezzo al paese dove tutti
passano. Forse mancano solo un po' di attenzione e rispetto.
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ESTATE
2008 |
PISCINA
VAL DI SOLE
Nella programmazione
dell’amministrazione comunale era prevista l’inaugurazione
nell’Agosto 2008.
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Piccole cose |
Mai come ultimamente in paese è avvertita
fortemente dai cittadini una precisa mancanza: un parco
pubblico.
Con questa definizione, per evitare fraintendimenti, si
considera un'area verde dotata dunque di alberi, panchine,
qualche attrazione per i più piccini, possibilmente
recintata e quindi lontana ed al sicuro dal traffico delle
auto, area quindi presso la quale sia possibile trovare
utenze differenti (bambini, genitori, anziani...)
Ad oggi infatti, alcuni dei cantieri pubblici aperti nel
capoluogo, a causa delle aree che occupano, ci hanno
sostanzialmente privati degli spazi che erano abitualmente
utilizzati per trovarci assieme all'aperto.
E' paradossale che un paese di montagna, immerso nei boschi,
sia privo di una pubblica area verde destinata all'incontro:
quando ci troviamo all'aperto, specialmente con dei bambini,
non sappiamo dove poterci recare per poter rimanere qualche
tempo tranquilli esaudendo la naturale necessità dello
“stare assieme”.
Specificato dunque cosa s'intenda per “parco”, si può capire
come l'esigenza di socializzazione non possa essere
soddisfatta dalla Piazza, che è sì area di incontro e di
passaggio a piedi come in auto, come del resto lo è sempre
stata, ma non è certamente zona verde adatta al gioco ed
allo svago: non è la sua destinazione.
Non è sostitutiva di un parco l'area velodromo, perchè nasce
e vive come impianto sportivo, è priva di ampi spazi verdi,
ed è destinata
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all'allenamento in bicicletta, al
calcetto ed alla pallacanestro, e nemmeno il Parco Robinson,
che è sicuramente area gioco per i più piccini, ma viste le
dimensioni, la vicinanza ad una strada, la scarsità di verde
presente e le pendenze non può ritenersi giardino adatto a
tutte le utenze.
Quindi ad oggi, di un parco presente o futuro, non ne
abbiamo notizia.
L'unica area di pubblico e libero utilizzo, con limiti
evidenti (poco verde, molto cemento ed asfalto..) ma
risolvibili, in grado di soddisfare, seppur parzialmente, le
esigenze sopra descritte era quella dello scomparso
schettinaggio grazie soprattutto alla caratteristica di
centralità in paese.
Oggi, alla suddetta area si sta sostituendo il nuovo palazzo
dello sport: struttura necessaria, ma ubicata purtroppo ed
innegabilmente, nell'unico luogo laddove eravamo soliti,
storicamente, ritrovarci in compagnia.
Va tenuto conto, inoltre, che tale Palazzo dello sport
naturalmente sarà destinato ad un utilizzo diverso rispetto
alla compianta area precedente e di conseguenza di non più
libera e pubblica fruizione.
Ed allora ecco che a fronte di cantieri infiniti e grandi
opere, noi cittadini comuni ci accontenteremmo anche,
talvolta, di piccole cose...se un parco pubblico può
essere ritenuto tale...piccole cose appunto, magari sfuggite
finora, ma in grado di migliorare la qualità del nostro
risiedere in paese e del soggiornare dei “villeggianti”,
piccole cose, infine, dettate principalmente dal recepimento
delle reali, semplici, più sentite e manifestate necessità
dei castiglionesi. |
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Dalle Frazioni : Baragazza e Roncobilaccio
VARIANTE DI VALICO:
ENNESIMA BEFFA PER I PROPRIETARI
I proprietari degli immobili interessati dalle procedure
espropriative finalizzate alla realizzazione dei lotti
9-10-11 della Variante di Valico (Roncobilaccio e Baragazza)
hanno ricevuto da Autostrade per l'Italia S.p.A. un
trattamento del tutto singolare.
Trattandosi di opere dichiarate di pubblica utilità, i
proprietari di tali immobili hanno deciso di cedere
volontariamente gli stessi alla Società Autostrade per
l'Italia, accettando le indennità e le modalità stabilite da
quest'ultima; indennità quantificate al mq in € 0,33 per
prato di collina, € 0,45 per bosco ceduo, € 0,60 per terreno
seminativo!
Sono stati quindi stipulati atti sostitutivi della procedura
di esproprio, nei quali era fra l'altro stabilito che una
parte (80%) dell'indennità dovuta veniva versata ai
proprietari in quella sede, mentre la restante parte sarebbe
stata corrisposta al momento della stipula dell'atto
definitivo di trasferimento, da effettuarsi a lavori
ultimati. I proprietari erano inoltre tenuti indenni da
qualsiasi spesa.
Fino al luglio 2007 tutto si è svolto regolarmente: alcune
pratiche si sono infatti concluse con la stipula dei
relativi atti notarili definitivi e con il contestuale
versamento delle indennità residue.
Successivamente, però, i rimanenti proprietari sono stati
informati a
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mezzo lettera raccomandata che le
indennità ancora dovute loro erano state depositate presso
la Cassa DD.PP. di Bologna.
Ora, per incassare tali somme così depositate - oltre a
seguire specifiche modalità stabilite dalla Cassa DD.PP. - è
necessario ottenere previamente il decreto di svincolo
dell'indennità di esproprio da parte della Prefettura. A
tal fine, è richiesta la presentazione di apposita istanza,
corredata da una serie di documenti, il cui costo è
superiore a 100 Euro.
Considerato che mediamente l'indennità residua da incassare
è di circa € 100,00 nella maggior parte dei casi risulta
antieconomico chiedere persino lo svincolo!
Il comportamento tenuto da Autostrade per l'Italia S.p.A. è
palesemente scorretto, innanzitutto atteso quanto pattuito
negli atti notarili sostitutivi della procedura
espropriativa.
Perché sono state seguite modalità diverse per definire
pratiche identiche?
E' giusto che alcuni proprietari debbano spendere più di
quanto devono incassare o che addirittura siano costretti a
rinunciare a quanto loro ancora dovuto perché antieconomico?
L'Amministrazione comunale è stata di tanto informata - sia
dagli interessati sia dal gruppo consiliare di minoranza -
ma al momento ci risulta che niente sia cambiato!
Speriamo che per le pratiche ancora non definite si
adottino procedure più corrette nei confronti dei cittadini.
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LAVORANDO INSIEME ...... |
E’ stato un successo anche quest’anno:
di partecipazione ed organizzazione. Una bella serata nella
quale oltre 1000 persone hanno cenato, chiacchierato e
ballato fino a tardi in amicizia ed allegria.
A dimostrazione che quando si lavora insieme si raggiungono
risultati eccellenti.
E’ questo lo spirito giusto che dovrebbe assumere
chiunque si impegni a lavorare per il paese.
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VOGLIAMO
RIAPRIRE IL CINEMA NAZIONALE |
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Riceviamo
le vostre opinioni per e-mail o via SMS e volentieri le
pubblichiamo
info@castiglione2000.org - 3474685670 |
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